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Destino o libero arbitrio? Chi conta di più?

Destino o libero arbitrio? Chi conta di più?

Destino scritto o da scrivere? In tutto o in parte? E se in parte, quanta di questa parte? Chi si occupa di astrologia e tarocchi deve farsi queste domande.

Visto che sono astrologo e tarologo me lo sono chiesto (e me lo chiedo) come hanno fatto prima di me filosofi, religiosi e scienziati nel corso dei secoli, fino ai giorni nostri. I ciarlatani invece non si chiedono nulla ma spillano soldi ai creduloni, che a loro volta non si chiedono niente, e cercano solo rimedi impossibili ai problemi e alla disperazione.

Scienza e destino?

Se astrologia e tarocchi funzionano o meno bisognerà pur farsi un’idea del perché senza credere come beoti o senza storcere il naso come dotti ignoranti e finti sapienti. Questa è la linea editoriale di questo blog che comincia proprio dall’e-book gratis.

Ho già trattato il rapporto tra destino e libero arbitrio in vari miei post i principali dei quali sono

Validità scientifica dell’Astrologia
La Sincronicità

Ti segnalo due articoli che  ho incluso nel file in pdf che puoi scaricare, nel caso i link cambiassero. Sono interessanti e ti dico subito il succo prima di continuare: in base alle attuali conoscenze scientifiche, si può dedurre, come ipotesi probabile, che il destino esista insieme al libero arbitrio.

Il Destino esiste o non esiste? Ecco a voi la risposta completa
Destino e libero arbitrio

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Destino o libero arbitrio acluni articoli – Scarica

Torna a leggerli dopo, intanto finisci questo articolo perché avrai la risposta alla domanda iniziale. Il destino è scritto o ce lo creiamo noi? Pensi di avere davvero una scelta? <<Il destino non è qualcosa proiettato nel futuro, ma un insieme di eventi che sono già accaduti>> (Krishna – Bhagavad Gītā). Chi ha scritto il vecchio testo indiano la sapeva già lunga. Vediamo perché.

Destino e libero arbitrio, ecco la risposta

Adesso ti parlo del libro “Perché mi capita?” dello psicanalista Francesco Albanese.

Il destino è scritto ma i nostri pensieri modificano quello che l’autore definisce “il campo quantico”. Il destino è una serie di avvenimenti già accaduti, considerato che, per la fisica quantistica, il tempo non esiste. A quanto sembra le antiche intuizioni indiane della  Bhagavad Gītā  fanno scopa con le scoperte moderne. Tuttavia esistono infiniti destini attraverso i quali noi ci muoviamo.

Destino o libero arbitrio sono quindi scelte che facciamo tra infinte possibilità che fanno parte di un “campo quantico” probabilistico. Gli eventi prima di materializzarsi esisterebbero solo in forma probabilistica racchiusi in infinite possibilità.

Un concetto simile lo avevo già studiato nel libro: “Sincronicità. Capire e utilizzare le coincidenze significative”

Destino e scelta

Ma come scegliamo noi quale strada seguire? Basta la nostra ferma volontà? Il “pensiero positivo” è dunque la panacea di ogni male e il viatico per il successo? Possiamo con la volontà e la passione scegliere tra destino o libero arbitrio?

No. Le nostre scelte sono fatte spesso in modo inconscio, legate ad emozioni e sentimenti che rendono l’intenzione molto forte e il più delle volte non ne siamo consapevoli. L’autore parla in questo caso di una “Pre-mente”

Il destino quindi esiste e spesso si ripete. Solo lavorando sulla consapevolezza e coltivandola col sentimento, solo legando all’intenzione un’emozione che autenticamente ci caratterizza si riesce a raggiungere un vero comportamento libero da condizionamenti e portatore di una catena di eventi favorevoli.

Destino e Karma

L’autore passa dalla fisica alla metafisica e introduce il concetto di Karma e poi verso la fine fa una sua personale descrizione sul dopo-morte (che definisce “intervita”) ma che non mi sento di condividere. Tuttavia nulla toglie alla validità dell’analisi fatta nel resto dell’opera, anche se la sintesi, la considero un’idea del tutto personale, ancorché legittima.

Spesso noi pensiamo di fare o volere quello che così tanto desideriamo, eppure quando vediamo che nonostante gli sforzi e la nostra passione, le cose non si realizzano secondo i nostri desideri, ecco, proprio li allora ci può essere la trappola dell’ego che ci fa credere una cosa piuttosto che un’altra, che ci fa coltivare ambizioni sbagliate per lungo tempo. Karma significa azione, i risultati delle nostre azioni.

Come si collegano queste riflessioni ad astrologia e tarocchi? Adesso passo dalla fisica e dalla metafisica dell’autore all’astrologia della mia esperienza. Io ho una formazione iniziale di astrologo moderno umanista, non sono un determinista quindi, ho sempre pensato che il destino conti per il 50% e il resto dipenda dal libero arbitrio.

Però poi studiando anche l’astrologia oraria classica, posso dire oggi che il destino è 70-90% ovvero, potrei dire meglio, che il destino è già scritto, la differenza la fa il modo in cui gli andiamo incontro. Il cosa sarebbe già scritto, il come è da scrivere.

Consulti di astrologia e tarocchi

Chi mi consulta può essere un determinista oppure no perché il bello dell’astrologia e dei tarocchi è che le opinioni personali non influenzano le tecniche e il risultato finale. Del resto se Einstein con la sua teoria della relatività può essere considerato un determinista, mentre i fisici quantistici moderni possono essere considerati al contrario, chi sono io per essere in grado di dirimere la questione definitivamente? Nella vita c’è sempre da imparare.

Per come la vedo astrologia (e tarocchi) sono strumenti per vivere in modo concreto la massima di Seneca: <<Non possiamo dirigere il vento ma possiamo orientare le vele>>. Ma come sappiamo quando stiamo fermando il vento piuttosto che orientare le vele? Spesso non lo sappiamo, possiamo scoprirlo solo con esperienza e attenzione.

L’astrologia serve innanzitutto a questo, a capire. In un tema natale ci sono tutte le risorse di cui hai bisogno e non quelle che hai sempre pensato essere al servizio dei tuoi desideri. Astrologia e tarocchi funzionano perché sono un linguaggio, la loro lettura è un’azione ermeneutica. La loro semantica è la via del destino.

In situazioni difficili, non devi scrutare i transiti astrologici o usare altre tecniche per capire solo “quando passerà” (anche se è importante e legittimo saperlo) ma devi capire che le difficoltà hanno nome e cognome racchiuso nei simboli astrologici che le rappresentano. Conoscere questi simboli è fondamentale per viverli e diminuire così la loro carica emotiva quando ci raccontano cose negative.

Aggiungo che se uno ha il suo destino non può cambiarlo solo con i desideri e la caparbietà dell’ego, ma nello stesso tempo, se non riesce a cambiarlo in altro modo, sicuramente non gli deve andare incontro con la paura.

Francesco Albanese, i filmati

Il post è finito ma se sei curioso, ti segnalo una serie di filmati, alcuni dei quali sono una presentazione del libro di Francesco Albanese. In questo blog offro solo contenuti di qualità, mostro solo delle possibilità che persone curiose vogliono seguire. Cominciamo con la teoria della relatività di Einstein. Da questo filmato capirai subito perché fu considerato un determinista puro.

Continuiamo con il grande Cesare Marchi, fisico e ricercatore spirituale.

Ed infine la conferenza di presentazione del libro di Francesco Albanese in 4 parti.

Andrea Mecchia